Il territorio
Caramanico Terme si trova all’imbocco del canyon dell’Orfento e della valle del fiume Orta.
Caramanico Terme si trova all’imbocco del canyon dell’Orfento e della valle del fiume Orta.
Il paese, situato all’interno del Parco Nazionale della Maiella, unisce la vocazione termale a scenari naturali d’intatta bellezza e panorami mozzafiato, da esplorare e ammirare.
Un ambiente puro
La riserva è uno dei luoghi più incontaminati degli Appennini, costellato di faggete in cui vivono il lupo, l’orso marsicano, il cervo, il camoscio e il capriolo. Alzando lo sguardo verso i cieli che sovrastano la zona non è raro assistere al volo maestoso di un’aquila reale che volteggia sopra agli orridi scavati dal fiume, in un'atmosfera di silenziosa quiete dove l’unico rumore è dato dallo scorrere delle acque.
Lungo i fiumi Orfento e Orta è presente una fauna fortemente variegata di cui il merlo acquaiolo è diventato il simbolo, in quanto indicatore di acque limpide, assieme a trote fario e alborelle.
Dal punto di vista della flora ci si imbatte nei pressi dei fiumi in salici, pioppi, oltre a valeriana rossa, felci, muschi, viola epatica e ciclamini. Risalendo i pendii, invece, la presenza di querce e alberi da frutto selvatici ci parlano di una presenza dell’uomo che trova le sue origini in epoche lontane, mentre gli eremi presenti lungo tutta la valle dell’Orfento, suggeriscono come il territorio fosse scelto già in antichità per la sua purezza e primordialità che ancora oggi si conservano.
Chiese ed eremi rupestri
La natura incontaminata, pura e rigogliosa ha da sempre protetto e reso difficilmente accessibili alcuni punti del bosco della Maiella. Non è un caso che eremiti e monaci cercassero proprio qui i luoghi della loro ascesi, fondando chiese ed eremi incastonati nella roccia della Maiella, come fece Celestino V, il monaco eremita divenuto Papa.
Il fenomeno interessò la zona da circa l’anno 1.000, quando ascetici uomini di fede trovarono ricovero in modeste cellette aperte su scoscese pareti oppure si dedicarono alla costruzione di santuari ricavati in antri rocciosi. Altri ancora si riunivano in isolati monasteri arroccati su picchi e pareti.
Si trova a 650 metri d’altitudine, in cima al vallone di Santo Spirito, camuffato nella roccia attraverso una balconata in cui sono state ricavate una chiesetta rupestre e due cellette.
Nascosto nella faggeta e difficilmente accessibile, sorge a 1.220 metri di altezza in un punto decisamente scenografico della valle dell’Orfento.
I luoghi che ancora conservano una vera identità
Piccola frazione di Caramanico che conserva un nucleo di antiche case in pietra. È assolutamente meravigliosa la vista che si gode da qui: il Monte Morrone e il versante nord-occidentale della Maiella divisi dalla valle dell’Orta creano un paesaggio da cartolina.
San Nicolao sorge ai piedi della Maiella ed è il punto di partenza di molti sentieri che conducono all'alta quota del massiccio. La frazione vanta anche la presenza del lago di pesca sportivo "M. Silvaggi" e dello stadio di calcio del comune di Caramanico Terme.
La frazione di San Tommaso è nota per la presenza della Piana del Luco, situata nella parte bassa della valle dell’Orta. Qui il fiume ha scavato nel tempo un piccolo canyon di calcare in un’ incantevole cornice naturale, tra macchie di bosco e spuntoni rocciosi. (La piana del Luco è caratterizzata anche dalla presenza di imponenti torrioni di calcare che “spuntano” dal terreno circondati da un fitto querceto secolare).
San Vittorino è una frazione di Caramanico Terme arroccata sul fiume Orta, famosa per il meraviglioso panorama che offre sui massicci della Maiella, del Morrone e del Gran Sasso. In passato la frazione era circondata da giardini, frutteti e campi coltivati, oggi è invece zona di passaggio del Cammino di Celestino, percorso a tappe all’interno del Parco della Maiella.
Ѐ la frazione più popolosa di Caramanico, dove si sono conservate le tracce della musica tradizionale locale nella famosa "Ballarella della Maiella". Inoltre, per i rioni della contrada, nel mese di gennaio, è possibile imbattersi in una delle compagnie più famose d’Abruzzo che rappresenta le "Tentazioni di Sant'Antonio Abate". Tra le tradizioni più recenti hanno avuto particolare successo il Presepe Vivente e le feste patronali in onore della Madonna di Fatima.